top of page

INCLUSIONE 2.0

Politiche, pratiche e culture di una scuola per tutti

L'educazione familiare nei servizi per la prima infanzia.

Uno studio delle conoscenze tacite ed esplicite delle educatrici nello sviluppo dell'empowerment genitoriale.

 

Francesca Gasparini

 

 

Il mio lavoro di ricerca ha come oggetto di studio il tema dell’educazione familiare svolta all’interno dei servizi per l’infanzia da 0 a 3 anni. Le indagini inerenti ai servizi per la prima infanzia evidenziano che tali servizi realizzano i propri interventi attraverso una particolare attenzione agli eventi di transizione, in particolare a quelli che richiedono il coinvolgimento dei genitori (e talvolta di tutta la famiglia), nello sviluppo di una responsabilità condivisa durante il passaggio dalla quotidianità familiare a quella del nido (Bove 2007, Musatti 2006). Questi interventi, incentrati sul dialogo tra le educatrici e le famiglie, aspirano a sviluppare una pedagogia della comunità che ha come fine lo sviluppo dell’empowerment dei genitori, ovvero la costruzione della loro capacita di sentirsi sicuri e competenti nella scelte quotidiane riguardanti i figli (Manini, Gherardi, Balduzzi, 2005). Nel sostenere i genitori in questo percorso di empowerment le educatrici utilizzano un background professionale che si fonda su diverse categorie di conoscenze derivanti da diverse fonti (apprendimento formale, le convinzioni personali, l'esperienza professionale). Tuttavia questa conoscenza può operare sia a livello esplicito sia a livello tacito. Il livello esplicito denota una conoscenza codificata e trasmissibile attraverso un linguaggio formale e sistematico mentre il livello tacito si riferisce a una conoscenza personale, specifica del contesto e difficilmente formalizzabile e comunicabile (Nonaka, Takeuchi 1995; Polanyi 1958). Quindi, in termini di background professionale, la conoscenza esplicita comprende quelle risorse che un'educatrice adopera consapevolmente nella pratica quotidiana del nido. Al contrario, la conoscenza tacita comprende quelle risorse che un'educatrice non e consapevole di possedere o di adoperare in una determinata pratica educativa. Pertanto, l'analisi delle conoscenze esplicite e tacite delle educatrici diviene fondamentale in quanto permette di identificare il modo in cui si fondono fonti formali e informali di informazioni e come queste vengono incorporate nelle pratiche professionali con i bambini e con i genitori. Tale analisi, inoltre, e strettamente connessa allo sviluppo di pratiche più qualificate delle educatrici, in quanto consente loro di riconoscere come le conoscenze esplicite e tacite si intrecciano durante l'interazione quotidiana con i bambini e i genitori; e di svolgere una valutazione critica dei punti di forza e di debolezza dei diversi tipi di conoscenza per promuovere l'empowerment dei genitori. Pertanto, un'analisi dettagliata dei legami tra conoscenza esplicita e tacita assume un ruolo cruciale nello sviluppo della professionalità delle educatrici, soprattutto per quanto riguarda l'educazione familiare.

bottom of page